sabato 5 luglio 2008

E se poi stando al sole capita che m'abbronzo?

I festival estivi sono fatti per farti venire l'abbronzatura da muratore.
Sia che tu abbia le maniche corte che la canottiera.

Qualche anno fa andai a Benicassim, attirata dai mille nomi che avrebbero calcato i 5 palchi del festival spagnolo. Nomi della madonna, come tutti sapete.
Da lì, non sono più andata.
C'è qualcosa che mi frena all'idea di "festival".

La troppa gente, i troppi palchi, la contemporaneità di più concerti.
Non riesco mai a godermi un concerto come vorrei, anche se si trattasse della reunion dei Pulp. Non saprei dire il vero motivo: d'altronde si tratta di mettersi lì davanti al palco, come in qualsiasi altra occasione e immedesimarsi.
E invece no.
Non ci riesco.
E una volta c'è troppa confusione, un'altra c'è da prendere da bere, poi l'amico che arriva e mille saluti, c'è il sole, mettiti gli occhiali, bevi, c'è caldo, vai all'ombra /ma poi dopo non vedo il concerto
, ad un certo punto viene fame, il palco è troppo grande e io sono troppo lontana e allora cazzo ci sto a fare a guardare un concerto come fosse in tv, i live son troppo corti=poche canzoni, c'è il banchetto e allora andiamo a vedere cosa vende, sono solo le 6 e devo resistere fino a mezzanotte almeno, perchè fanno suonare contemporaneamente X e Y che mi piacciono entrambi, etc.
Insomma, tutti gli inconvenienti dei concerti "singoli" al chiuso di un qualsiasi locale, moltiplicati per 100, più quelli dei soli concerti plu
rimi.

Non so voi, io sto cercando di smettere.
Coi festival.
E oggi, niente Pop Circus.

oddio, non ditemi che è colpa della vecchiaia che giunge...

giovedì 3 luglio 2008

Specialmente quando

ci troviamo in tempi in cui basta un gonzo qualsiasi a rubare la lapide di Ian Curtis.