lunedì 26 novembre 2007

Jeremy Warmsley @Mattatoio - Giovedì 29/11

***GIOVEDI 29 NOVEMBRE LIVE @Mattatoio h.21.00***


JEREMY WARMSLEY (London - UK) - Transgressive Records
A PRESENTARE IL NUOVO ALBUM "THE ART OF FICTION"

"...questo esordio è un riuscitissimo esempio di collage musicale fatto in casa. Con chiare influenze folk, pop, beat, soul, elettroniche e addirittura di musica classica condite da un domestico uso di laptop mai troppo invasivo. Questo album riesce a evocare un numero impressionante di artisti – tra i quali i più evidenti sono Paul Simon, Radiohead, Arcade Fire e Brian Eno – senza mai dare la sensazione di essere marcatamente derivativo. Anzi, è come se questi fossero tutti presenti sull’attenti tra le quattro mura della cameretta di Warmsley pronti a eseguire ogni sua direttiva. Siamo molto vicini agli Architecture In Helsinki per complessità sonora e a Why? per attitudine sperimentale, ma Warmsley si muove su un territorio di base decisamente più folk. È sorprendente la sua capacità di cambiare agilmente registro all’interno di una stessa canzone, passando da generi musicali più disparati. Morden Children ne è un chiaro esempio: inizia come una canzone dei Joy Division che, passando nel frullatore beat di Beck, finisce per acquistare un passo decisamente country-folk alla Wilco. Ma oltre a questa dote stilistica del Nostro, a suo favore giocano anche le facili, dirette e spensierate linee vocali che riesce a far planare leggere su quei mosaici sonori. Come avviene magistralmente in I Promise, la canzone più riuscita dell’album, che si dischiude malinconica su un folk sbilenco, molto vicino alle derive nostalgiche di Adem, tanto struggente quanto indimenticabile per quella melodia senza tempo che non smetteremmo mai di canticchiare. Dirty Blue Jeans, 5 Verses e I Believe In The Way You Move rappresentano gli episodi più incalzanti con delle melodie tanto immediate in grado di poter raggiungere anche il grande pubblico. Ma non mancano neppure atmosfere più introspettive evocate sia dal classicismo di I Knew That Her Face Was A Lie che dall’incedere obliquo di A Matter Of Principle..."
- Andrea Provinciali su SentireAscoltare -

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A CLASSIC EDUCATION (Bologna/Modena - IT)

A Classic Education è un progetto nato da poco che ruota intorno a Jonathan Clancy, Luca Mazzieri e Paul Pieretto. In poco tempo la formazione è arrivata a sei elementi con l'introduzione di Giulia Mazza, Federico Oppi e Stefano Roveda. Suono riverberato e orchestrale portato all'eccesso, senza dimenticare "la qualità pop che rende le canzoni indimenticabili": questo il dogma che si è dato la band. Dopo appena una manciata di date dal vivo, gli A Classic Education hanno avuto l'opportunità di aprire per gruppi del calibro di Modest Mouse, Arcade Fire e Giardini Di Mirò. Già al terzo concerto la band è stata chiamata al White Heat, prestigiosa serata di Londra. Il live più recente è stato in occasione di uno speciale invito al Milano Film Festival. Hanno già parlato degli A Classic Education alcuni dei più importanti blog americani ed inglesi, quali SixEyes, The Music Slut e Indie-Mp3. Il loro primo fan all'estero è stato Sir Alistair Fitchett, redattore di Tangents.co.uk e "curatore/padrino spirituale" delle compilation indie-pop di Rough Trade. In Italia sono stati elogiati per le loro live performance dalle riviste "Il Mucchio Selvaggio", "Rumore" e da numerosi blog.

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A giovedì. Che bello il concertino infrasettimanale...
gratis.
ore 21.00


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